Se un tradimento online avesse le corna sarebbero sicuramente spunte.
Se un tradimento online fosse un orario sarebbe in piena notte
Se un tradimento online fosse un luogo sarebbe una chat segreta su Telegram
Se un tradimento online fosse uno smartphone sarebbe il telefono capovolto sul tavolo
Se un tradimento online fosse una frase sarebbe: “Non è come sembra. Con lei/ lui non sono felice”
Per gli Adamo ed Eva online, caduti dal pero, ci ha pensato però la Cassazione che ha considerato i flirt da tastiera al pari dei tradimenti carnali e delle scappatelle solo andata.
Se prima chi ci tradiva veniva cacciato di casa a calci nel sedere (senza scarpe della Lidl) oggi le scappatelle nelle stanze di Zuckerberg sono da considerarsi azioni di infedeltà in e-distance, molto spesso forme di amore testuale che si sviluppano con messaggi ad alto tasso erotico.
Ebbene sì, se prima il nostro partner ci tradiva e lo scoprivano seguendolo sotto casa o facendogli sorprese inaspettate, ora basta poco per ricostruire la rete della pesca grossa e delle “marachelle di singletudini annunciate” e crisi di coppia fake, da un social all’altro.
Come si scopre un tradimento online?
Basta mettere mano allo smartphone dell’altra metà della mela marcia, per scoprire di non essere soli ma in compagnia di tanti contatti cuscinetto e amanti last minute. A quel punto scopriremmo che il nostro partner ha tante vite. Su Facebook è un tuttologo, intellettuale e dandy; su Instagram è un’esteta dall’inciucio facile.
Con chi e perché commettono il peccato dello “sta scrivendo” i Giuda e le Elena online?
Sui social network si tradisce con sconosciuti, attratti da una foto profilo. Si tradisce con vecchi amori che rispuntano dal passato, con colleghi che dallo smart-working passano in modalità adulterio-working.
Si tradisce per “noia maledetta noia”, per stanchezza e abitudine in un rapporto di coppia clinicamente morto. Si tradisce per il gusto eccitante di tradire.
Il mondo dei traditori e dei traditi è dunque variopinto. Ci sono diverse tipologie di doppiogiochisti social, in prevalenza gli uomini si dilettano a intessere rapporti al di fuori della vita reale perché attratti da ciò che non si deve fare.
Tra le categorie più comuni spiccano:
Traditore ergo sum: È il traditore incallito, convinto. Per lui/ lei desiderare il contatto altrui è un gioco da ragazzi. Ha piena consapevolezza di sé e fa cadere nella trappola chiunque grazie alla capacità di saperla raccontare. Il suo è un tradimento che generalmente si concretizza anche nella vita reale. Chi lo subisce diventa accessorio e fonte di soddisfazione per il cacciatore-collezionista.
Il traditore con senso di colpa: generalmente è quel tipo di traditore che tradendo fa pesare l’azione a chi la subisce. È colui o colei che dopo il fattaccio hanno quel rimorso che mette l’altro nella condizione di sentirsi causa più che effetto.
Il traditore “Non sono stato io a tradire, sto indagando”: È la tipologia di traditore virtuale che pur stuzzicando desiderio nell’altro attraverso proposte chiare e spinte nega il tradimento perché non utilizza fisicamente il corpo. Per lui la parola scritta, bisbigliata e registrata non è prova di peccato.
Ma una volta che si tradisce come si rimedia ad un tradimento online?
La maggior parte dei traditori cancellano e bloccano contatti telefonici, eliminano conversazioni chat senza pensare che sul web ogni traccia resta e a volte l’amante deluso/a con uno screenshot può portarti in tribunale
Rossana Muraca 